CULTURA, INDUSTRIA E RICERCA, UFFICI E HEADQUARTERS

iGuzzini Light Laboratory

“Light Laboratory”, è un edificio di circa 6000 mq. progettato come ampliamento del quartier generale della sede di Recanati della iGuzzini Illuminazione, un monolite destinato ai “laboratori della Luce”, che dopo un lungo periodo di gestazione ed elaborazione verrà inaugurato alla fine dell’estate 2009.
Anno
2007–2010
Cliente
iGuzzini S.p.A., Recanati (Mc)
Incarico
Studio di Fattibilità,Progettazione Preliminare, Definitiva, Esecutiva e Direzione Artistica
Importo Lavori
€ 15.700.000,00
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iGuzzini Light Laboratory

Title:

Description:

CULTURA, INDUSTRIA E RICERCA, UFFICI E HEADQUARTERS

iGuzzini Light Laboratory

“Light Laboratory”, è un edificio di circa 6000 mq. progettato come ampliamento del quartier generale della sede di Recanati della iGuzzini Illuminazione, un monolite destinato ai “laboratori della Luce”, che dopo un lungo periodo di gestazione ed elaborazione verrà inaugurato alla fine dell’estate 2009.
Anno
2007–2010
Cliente
iGuzzini S.p.A., Recanati (Mc)
Incarico
Studio di Fattibilità,Progettazione Preliminare, Definitiva, Esecutiva e Direzione Artistica
Importo Lavori
€ 15.700.000,00
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L’edificio, nel suo complesso e costituito da 4 piani fuori terra, di cui tre dedicati agli uffici destinati alla progettazione dei nuovi prodotti ed alla ricerca, mentre il piano terra accoglierà le salette di formazione/ricevimento e la zona catering.

Dal piano terreno si avrà anche accesso alla sala riunioni istituzionali, uno spazio a doppia altezza in grado di ospitare 300 persone circa.

Al piano interrato, attorno alla grande sala riunioni si sviluppa lo show-room, uno spazio appositamente studiato per mostrare la “luce” ed i suoi effetti attraverso i prodotti realizzati dall’azienda.

Sempre al piano interrato, fuori dalla sagoma dell’edificio e distribuiti sui tre lati del fabbricato si sviluppano i locali tecnici, cuore pulsante del sistema.

La iGuzzini illuminazione aveva richiesto un edificio adatto a varie funzioni, introverso con una morfologia non sofisticata, un “cubo” appunto capace di inserirsi ed integrarsi con il complesso industriale esistente e nel contempo concepito nel rispetto dei più moderni requisiti di efficienza energetica, che presta la massima attenzione ai più recenti parametri di sostenibilità ambientale, del 30% inferiori rispetto a un edificio che utilizza una tecnologia tradizionale.

Il progetto del sistema architettura ed impianti messo a punto per il nuovo edificio della iGuzzini illuminazione di Recanati, segue una filosofia progettuale che si basa sulla massima attenzione ai più recenti parametri di sostenibilità ambientale e consente di ottenere una efficienza energetica del 30% maggiore rispetto ad un edificio che utilizza una tecnologia tradizionale ed una riduzione delle emissioni in atmosfera.

La progettazione ha seguito una metodologia di progettazione integrata dove tutti gli aspetti che concorrono a criteri di sostenibilità ambientale sono stati affrontati in parallelo e le scelte progettuali sono state valutate nell’intento di massimizzare il livello di sostenibilità amibentale definito dal sistema di certificazione Sustainable Building Challenge certificato dall’istituto iiSBE (international initiative for Sustainable Built Environment).

La progettazione ha seguito una metodologia di progettazione integrata dove tutti gli aspetti che concorrono a criteri di sostenibilità ambientale sono stati affrontati in parallelo e le scelte progettuali sono state valutate nell’intento di massimizzare il livello di sostenibilità amibentale definito dal sistema di certificazione Sustainable Building Challenge certificato dall’istituto iiSBE (international initiative for Sustainable Built Environment).

Tale sistema permette di valutare in modo oggettivo e misurabile le prestazioni energetico-ambientale degli edifici assegnando un punteggio nale del livello di sostenibilità raggiunto dall’edificio.


Il punteggio globale di sostenibilità raggiunto dal quartier generale iGuzzini secondo il metodo di valutazione Sustainable Building Challenge è di 3,5 (in una scala da -1 a 5), che è il valore più alto registrato finora per un edificio uffici in Italia a livello di progetto esecutivo. In particolare il Polo della Luce presenta consumi energetici talmente contenuti da raggiungere il massimo del punteggio (pari a 5) nei criteri di valutazione dei consumi energetici.


In particolare vengono presi in considerazione ad una serie di aspetti quali:

  • L’utilizzo di sistemi passivi per il controllo della temperatura e della luce naturale
  • L’utilizzo di fonti rinnovabili di energia
  • L’effcienza energetica degli impianti, sia per climatizzazione che per illuminazione artificiale
  • Il livello di confort degli occupanti, sia da un punto di vista termico e di qualità dell’aria che visivo
  • L’utilizzo di materiali eco-compatibili, a basso contenuto energetico o riciclabili.

Il prodotto della sinergia di questi specialisti ha prodotto un edificio che ha raggiunto un punteggio molto elevato di sostenibilità ambientale secondo i parametri di certificazione di Iisbe Italia, Le soluzioni progettuali che hanno portato a questo risultato spaziano da soluzioni passive, impianti ad alta efficienza ed utilizzo di fonti rinnovabili.

Per quanto riguarda le soluzioni passive per il contenimento dei consumi energetici:

  • Impiego di facciate vetrate a doppia pelle per meglio utilizzare l’energia solare quale apporto energetico gratuito nelle condizioni invernali, creando un’intercapedine d’aria tra le due ‘pelli’ e viceversa durante l’estate sottraendo calore all’edificio attraverso l’evacuazione dell’aria calda che si accumula sempre tra le due pelli.
  • Schermature automatizzate (tende a rullo) per controllare la radiazione solare (oltre che l’abbagliamento) nelle condizioni estive riducendo così i consumi energetici per il ra rescamento e garantire il massimo livello di luce naturale negli ambienti.
  • Facciate ventilate realizzate mediante l’impiego, per il rivestimento delle parti opache dell’edificio, di pannelli modulari in alluminio vincolati alla parete retrostante attraverso una sottostruttura e con interposto uno strato coibente.
  • Impiego di un “tetto verde”, una copertura vegetale, realizzata prevedendo sulla copertura piana la piantumazione in piena terra di essenze idonee ottenendo così un eccellente isolamento termico sia in inverno che in estate.

Per quanto riguarda le soluzioni attive si sono scelti sistemi ad alta e cienza energetica:

  • Impiego di un sistema energetico a pompa di calore con scambio geotermico con acqua di falda, che consente di sfruttare la fonte di energia rinnovabile dell’acqua di falda per ridurre i consumi energetici per il riscaldamento, per la produzione di acqua calda sanitaria e per il raffrescamento.
  • Riscaldamento e raffrescamento degli ambienti, mediante pannelli radianti a sotto che utilizzano un fluido vettore a bassa temperatura d’esercizio nel periodo invernale e temperature energeticamente più vantaggiose nel periodo estivo, il che consente di aumentare l’effcienza e migliorare il confort termico negli ambienti riducendo i consumi.
  • Recuperatori di calore entalpici ad alta effcienza per la ventilazione degli ambienti
  • Sistemi di raff rescamento notturno ad energia rinnovabile, nel periodo estivo, ottenuti mediante lo scambio di calore gratuito con l’acqua di falda durante la notte.
  • Impiego di un sistema di regolazione automatico dell’illuminazione che regola l’intensità della luce artificiale a seconda della quantità di luce naturale nell’ambiente, riducendo i consumi elettrici durante il giorno.

Per quanto riguarda le fonti energetiche rinnovabili, sono previsti:

  • Un impianto fotovoltaico realizzato sia in copertura del fabbricato sia sulle pensiline vetrate del parcheggio antistante per coprire più del 30% del fabbisogno elettrico di riferimento (esclusa la quota parte necessaria per la climatizzazione)
  • Lo sfruttamento dell’acqua di falda come fonte geotermica a bassa entalpia per il pre-raffreddamento del fluido vettore per la climatizzazione estiva.
    Le soluzioni progettuali adottate sono quelle qui di seguito descritte con maggiore dettaglio.

Involucro Edilizio – Facciate Vetrate

Per quanto riguarda l’involucro dell’ediffcio le scelte progettuali si caratterizzano per facciate a doppia pelle vetrata con schermature azionate automaticamente nell’intercapedine tra le due pelli. La doppia pelle si adatta alle condizioni di temperatura ed irraggiamento esterni per minimizzare i consumi energetici in ogni condizione. La pelle di vetro esterna è continua verticalmente ed è dotata di serrande orizzontali apribili in basso e in alto.

Tali serrande, rimangono chiuse in inverno per aumentare l’isolamento termico della facciata creando una camera d’aria nell’intercapedine e viceversa si aprono d’estate e nelle mezze stagioni quando abbiamo necessità di raffrescare gli ambienti per favorire la ventilazione naturale dell’intercapedine ed evitare che questa si surriscaldi e comporti maggiori consumi per la climatizzazione.

La schermatura posizionata nell’intercapedine si aziona automaticamente in modo da bloccare l’irraggiamento diretto del sole per assicurare il confort agli occupanti e minimizzare i consumi per la climatizzazione estiva. In assenza di irraggiamento diretto del sole (al mattino per la facciata ovest e al pomeriggio per la facciata sud, oppure nel caso di cielo nuvoloso) la schermatura si ritrae in modo da massimizzare la luce naturale all’interno dell’edificio, con i seguenti aspetti positivi:

  • donare un maggior confort visivo agli occupanti risparmiando sui consumi elettrici per illuminazione artificiale. (Il sistema di illuminazione artificiale prevede infatti un sistema di regolazione dell’intensità luminosa a seconda del livello di luce naturale all’interno degli uffici)



Credits

Progetto Architettonico
Maurizio Varratta Architetto
Via al Molo Giano, Molo Guardiano 16128 Genova

Design Team  (Soluzione 1)
Arch Barbara Aloi
Arch Elisabetta Arecco
Arch. Lorenza Gentili
Arch Simone Fareri
Arch Gabriele Mangeruca
Arch. Luca Massone
Arch Roberta Raimondo
Arch. Marco Vigolungo

Design Team  (Soluzione Finale)
Arch. Irene Cuppone
Arch. Valentina Noli
Arch. Luca Massone
Arch. Marco Rusconi
Arch. Stefano Russo,

Strutture e direzione lavori
Favero & Milan Ingegneria S.p.A. Società di progettazione
Via Belvedere, 8/10
30035 Mirano – Venezia

Impianti
Manens – TiFS S.p.A. Via Campofiore, 21 37129 Verona

Progetto acustico
Müller BBM
Robert-koch-Strasse 11 D-82152 PLanegg (Monaco di Baviera).

Impresa Realizzatrice
Sirolesi Costruzioni Srl Via Toscana, 24 62014 Corridonia (Mc)

Facciate vetrate
Stahlbau Pichler Gmbh – Srl Via Edison Strasse, 15 39100 Bolzano

Pavimentazioni
Tekma Srl, Marazzi Group Via Regina Pacis, 39 41049 Sassuolo (Mo)

Impianti elettrici
Seam di Sarnari G. & Polenta F. Snc Via Don Ezio Cingolani, 23/25 62010 Montecassiano (Mc)

Servizio Fotografico
Saluzzi Giuseppe Archivio iGuzzini

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